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Vacca o mucca?

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Vacca-o-mucca?

E’ più corretto dire vacca o mucca?

Nella lingua italiana si usa frequentemente il vocabolo “mucca”, per indicare il mammifero allevato per la carne e per il latte. Al contrario, si ricorre molto raramente al termine “vacca”, considerato un suo sinonimo.

E’ curioso sapere che, in origine, la prima parola non esisteva nella nostra lingua. Probabilmente, è subentrata in un periodo successivo attraverso un termine straniero utilizzato in un settore specifico.

Vacca o mucca?

Vacca o mucca?

In latino esisteva solo il vocabolo “vacca”, che indicava la femmina adulta dei bovini.

Esso si diffuse nelle lingue neolatine, dando origine all’italiano vacca, allo spagnolo e portoghese vaca, al francese vache, al rumeno vacã.

Nella nostra lingua, la parola mucca fu introdotta in un periodo successivo.

La sua origine è incerta, ma esistono varie teorie che cercano di spiegarne l’etimologia.

Secondo alcuni, essa deriverebbe da un suono onomatopeico che riproduce il verso delle vacche.

Un’altra teoria afferma che si tratterebbe di un prestito linguistico del termine tedesco – svizzero Mugg, che indica una razza bovina originaria della zona del Ticino.

In un primo momento, il vocabolo straniero fu usato nella lingua italiana per intendere le vacche svizzere comprate alla fiera di Lugano. Successivamente, il nuovo termine subì un ampliamento semantico, assumendo un’accezione più ampia.

Fu così che dal significato originario di “vacca svizzera” si passò ad indicare la femmina adulta di bovino in generale.

Attualmente, nella nostra lingua il vocabolo vacca è quasi caduto in disuso e si utilizza soltanto nel linguaggio tecnico-scientifico.

Ciò è accaduto perchè si è creato una sorta di tabù sociale intorno a questa parola, che nel tempo ha assunto una connotazione quasi offensiva e dispregiativa.

Per questo motivo, si preferisce ricorrere al sinonimo “mucca” che ha finito per sostituire il termine originario.

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