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Stare tra Scilla e Cariddi

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stare tra scilla e Cariddi

Perchè si dice “stare tra Scilla e Cariddi”?

Si tratta di un modo di dire della lingua italiana, che trae origine dal mito narrato nell’Odissea di Omero.

Nella mitologia greca, Scilla e Cariddi sono due mostri marini che personificano due elementi naturali presenti nello Stretto di Messina.

L’espressione idiomatica ha il significato di stare tra due pericoli e non riuscire a capire quale sia il male minore.

Stare tra Scilla e Cariddi

Il mito narra che Scilla era un’affascinante fanciulla, che viveva in Calabria.

Ogni giorno si tuffava nelle acque dello Stretto per nuotare e rilassarsi.

Il dio Glauco, metà uomo e metà pesce, si era innamorato di lei e decise di dichiararle il suo amore. Scilla, però, si spaventò davanti alla sua figura e fuggì rapidamente.

Glauco rimase deluso e pensò di chiedere alla Maga Circe di preparargli una porzione magica, in grado di far innamorare Scilla.

Il fato volle che la bella Circe rimanesse ammaliata dal fascino dell’uomo, ma lui la respinse perchè non aveva intenzione di rinunciare alla sua amata.

Difronte a quel rifiuto, la Maga decise di vendicarsi. Allora pensò di versare una pozione malefica nel mare, facendo trasformare Scilla in un orribile mostro.

Quando la fanciulla vide il suo riflesso nell’acqua, scappò inorridita e si rifugiò nella cavità di uno scoglio, dove rimase per sempre.

Da quel giorno, quando i marinai si avvicinano a lei, vengono ingoiati dalle sue enormi bocche.

stare tra scilla e Cariddi

Dal lato opposto, sulla costa messinese si trovava Cariddi, che era una ninfa delle acque dedita alle rapine.

Un giorno Zeus la punì, lanciandole una saetta che la trasformò in un gigantesco mostro vorace.

Da quel momento, Cariddi creò enormi vortici nello Stretto di Messina, in grado di ingoiare intere navi.

Il mito di Scilla e Cariddi fu creato per dare una spiegazione ai pericoli che dovevano affrontare i naviganti in questo tratto di mare.

In un secondo momento, la leggenda mitologica diede origine alla frase idiomatica, utilizzata ancora oggi nella lingua italiana.

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