Nella lingua italiana, la frase idiomatica “piantare in asso” significa “abbandonare qualcuno improvvisamente e inaspettatamente, senza preavviso”.
Questa espressione trae origine dal mito greco di Teseo e Arianna.
Teseo è un eroe greco che si reca a Creta per salvare alcune fanciulle, destinate ad essere divorate dal terribile Minotauro.
Il giovane entra nel labirinto accompagnato da Arianna, figlia di Minosse, il re dell’isola.
La ragazza consegna a Teseo un gomitolo di filo rosso che, al momento opportuno, lo aiuterà a trovare l’uscita.
Dopo una lunga lotta con il Minotauro, il giovane eroe riesce ad uccidere il famelico mostro e a uscire dal labirinto.
Nel frattempo i due giovani si innamorano e Teseo chiede ad Arianna di fuggire con lui ad Atene. La fanciulla accetta senza esitazioni.
Piantare in (N) asso Arianna
Durante il viaggio, Teseo e Arianna decidono di fare una breve sosta sull’isola di Nasso.
Durante la notte, il dio Dionisio appare in sogno al giovane eroe, ordinandogli di lasciare Arianna perchè appartiene a lui.
Temendo la vendetta divina, Teseo decide di fuggire di nascosto, piantando la fanciulla nell’isola di Nasso.
Dalla frase “piantare in Nasso”, attraverso la fusione della preposizione con la parte iniziale del nome dell’isola, si originò l’espressione “piantare in asso”.
Il modo di dire italiano è tradotto nelle altre lingue europee con locuzioni che hanno il significato di “abbandonare”. Ad esempio, in inglese “piantare in asso” si traduce give up, in spagnolo darse por vencido, in francese abandonner e così via.
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