Lo slittamento semantico nella lingua italiana
La lingua è un sistema che si evolve costantemente, poiché è condizionato da molte variabili.
Una lingua può cambiare a causa dei mutamenti fonetici, che trasformano l’aspetto delle parole. Inoltre, può arricchirsi grazie ai prestiti linguistici provenienti dalle altre lingue.
Oltre a ciò, può accadere che un vocabolo subisca uno slittamento semantico ed essere utilizzato con un significato diverso da quello originario.
Il fenomeno dello slittamento semantico nella lingua italiana
Alcuni esempi sono rappresentati da parole che, nel corso del tempo hanno subito un ampliamento di significato, passando da un ambito specifico ad un uso più generalizzato.
E’ il caso del termine Rivalis, che deriva dal latino rivus = “ruscello”.
In origine, il vocabolo aveva il significato di “colui al quale appartiene l’altra riva del ruscello”, quindi “colui che si contende l’acqua del ruscello con un altro”.
Nel corso degli anni, si è verificato un ampliamento di significato e dal particolare si è passato all’uso generale.
Attualmente, nella lingua italiana, la parola Rivale ha il significato di “avversario”, “concorrente” e si applica a qualunque ambito.
Lo stesso fenomeno linguistico ha interessato l’aggettivo Egregio.
Nell’antichità, esso aveva il significato di “capo scelto”, poiché derivava dalla locuzione latina “e- gregis”, quindi “colui che sta fuori dal gregge, che si distingue dal gregge”.
All’epoca dei Romani, il termine Egregius indicò un titolo assegnato ai funzionari dell’ordine equestre.
Nei corso dei secoli, questa parola subì un ulteriore cambiamento semantico, fino ad arrivare al significato attuale di “insigne”, “ammirevole”.
Lo slittamento semantico si è verificato anche nel termine Esame.
In latino esisteva il vocabolo examen, che significava “sciame di api”, e contemporaneamente si usava un termine omofono, che aveva il significato di “ago della bilancia”.
Quest’ultimo, che si collega al campo della misurazione, avrebbe dato origine alla parola esame, intesa come prova di valutazione.
E vi assicuro che nella nostra lingua esistono molti altri esempi…..
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