La parola superstizione deriva dal latino superstitio-onis e significa “credenza estranea alla fede religiosa e opposta alla razionalità“.
Nella società contemporanea, la superstizione è diventata una caratteristica tipica di determinate classi sociali. Nell’antichità, invece, era una pratica molto diffusa in tutta la popolazione.
La superstizione ha origini antichissime. Essa si basa su un insieme di credenze popolari, secondo cui gli elementi magici e soprannaturali possono influenzare il destino dell’uomo. Per tale ragione, le persone superstiziose attuano delle pratiche e dei rituali, che servono a favorire la fortuna e a scongiurare le avversità. Si tratta dei cosiddetti “gesti scaramantici”.
La superstizione nelle diverse culture
La superstizione varia nella diverse culture. Facciamo un esempio…
In italia, le persone superstiziose credono che il numero diciassette porti male.
Sapete qual è l’origine di questa credenza? Il 17 si considera negativo perchè il numero romano XVII è l’anagramma del passato remoto latino “VIXI”. Esso ha il significato di “visse” e, pertanto, “non vivente, defunto”.
Secondo la credenza popolare, tale numero diventa funesto se cade di venerdì. In questo caso, il motivo è spiegato dalla tradizione cristiana, secondo cui la crocifissione di Gesù è avvenuta proprio di venerdì.
Questo giorno era considerato ostile già ai tempi dei Greci e dei Romani, poiché era il momento della settimana dedicato alla dea Venere (Afrodite per i Greci).
Nei racconti mitologici, questa divinità è descritta come l’amante di Marte, dio della guerra e della discordia. Inoltre, rappresenta la dea della bellezza, che ha causato indirettamente la guerra di Troia.
L’aspetto curioso è che in Spagna la data considerata di mal augurio è martedì 13. Nel caso degli spagnoli, la negatività attribuita a questo giorno è motivata dall’associazione del nome martedì con il dio della guerra Marte. E’ poco chiara, invece, la spiegazione relativa al numero XIII.
La situazione cambia nella cultura anglosassone, in cui il giorno portatore di disavventure è venerdì 13.
Per quanto riguarda il giorno della settimana, la motivazione è storica. Un tempo, in Gran Bretagna il venerdì era il giorno dedicato alle impiccagioni.
Per ciò che concerne il numero, l’avversità si riferirebbe all’associazione con il malvagio semidio Loki, che nella cultura scandinava corrisponde alla tredicesima divinità.
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