La leggenda del narciso
Il narciso è un fiore molto profumato, che appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae.
Probabilmente, il suo nome deriva dal verbo greco narkào (= stordisco), che si riferisce al suo profumo inebriante.
Il narciso è prodotto da una pianta bulbosa, originaria dell’area mediterranea. Ma esiste una leggenda che collega l’origine del fiore al mito greco del giovane Narciso.
Il mito greco e la leggenda del narciso
Narciso era un bambino bellissimo, figlio del fiume Cèfiso e della ninfa Lirìope.
Alla sua nascita, l’indovino Tirèsia predisse che il giovane avrebbe potuto vivere solo fino al giorno in cui avesse conosciuto se stesso.
A sedici anni Narciso era un giovane affascinante, aveva il corpo d’atleta ed era ambito da tutte le donne.
Un giorno, mentre si trovava nel bosco con i suoi amici, sentì un rumore di passi dietro ad un cespuglio. Si avvicinò e vide la ninfa Eco che lo stava osservando di nascosto.
In passato, la ninfa si era resa colpevole di aver assecondato una scappatella di Zeus. Per questo motivo, la moglie gelosa del capo degli dei aveva punito la fanciulla, condannandola a ripetere solo l’ultima parola pronunciata da altre persone.
Narciso non era a conoscenza dei fatti e, quando Eco cercò di dichiarargli il suo amore, riuscendo a ripetere solo le ultime parole pronunciate dal giovane, egli si allontanò infastidito.
Eco rimase nel bosco in lacrime e si disperò per tutta la notte.
L’origine del narciso
Quando Artemide venne a sapere dell’accaduto, decise di punirlo.
Con l’inganno, la dea della caccia condusse il giovane a bere ad una fonte limpida. Non appena si specchiò nell’acqua, Narciso rimase incantato dalla sua immagine.
Egli si innamorò follemente del suo stesso volto e rimase alla fonte per molti giorni, senza mangiare né bere. Ad un certo punto, cadde a terra e si spense.
Gli dei lo seppellirono e dal suo corpo nacque uno splendido fiore profumato che porta il suo nome: il narciso.
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