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La conquista della parità di genere

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La conquista della parità di genere

Nell’antichità le donne vissero in condizione di sottomissione.

A  partire dall’Ottocento, il genere femminile iniziò a rivendicare gli stessi diritti riconosciuti ai cittadini maschi.

Con la diffusione dell’industrializzazione, le donne potevano lavorare fuori casa, ma ricevevano un salario basso e lavoravano senza limiti di orario.

Nella prima metà del Novecento, in quasi tutti i Paesi europei si arrivò alla conquista del suffragio universale.

Grazie a questo principio, tutti i cittadini di maggiore età ottennero il diritto di voto. Esso si applicò a tutta la popolazione maggiorenne, senza distinzione di genere o appartenenza socio-culturale.

Il primo stato europeo a riconoscere il suffragio universale fu il Granducato di Finlandia.

 

La conquista della parità di genere

La conquista della parità di genere in Italia

In Italia le donne ottennero il diritto di voto solo nel 1946. Successivamente, intrapresero la lotta per raggiungere la parità dei diritti civili tra marito e moglie.

Ciò avvenne nel 1975, grazie alla Riforma del diritto di famiglia. Infatti, la legge 151 del 19 maggio 1975 riconobbe pari diritti e doveri alla donna e all’uomo.

Nella nostra società, l’uguaglianza tra le donne e gli uomini è uno dei principi base della democrazia.

In particolare, l’articolo 37 della Costituzione italiana afferma che le donne devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità degli uomini. Inoltre, devono ricevere la stessa retribuzione, qualora svolgano il medesimo lavoro.

Allo stesso tempo, lo Stato riconosce la specificità della condizione femminile. Per tale motivo, attua una serie di principi che tutelano la madre lavoratrice.

Carta dei diritti fondamentali dell’UE

Anche nelle iniziative dell’Unione Europea è presente una forte attenzione nei confronti della parità di genere.

L’articolo 23 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea afferma che l’uguaglianza tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, anche in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione.

Il principio di parità non impedisce l’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore delle donne.

Nel mondo occidentale l’uguaglianza tra uomo e donna è riconosciuta dalle leggi. Tuttavia, esistono ancora molti ostacoli per il raggiungimento di una parità totale ed effettiva.

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