Il mito di Giacinto e la nascita di un nuovo fiore
Un mito greco narra la bellissima amicizia tra il dio Apollo e Giacinto, un giovane abitante di Sparta.
I due amici avevano molte affinità e trascorrevano parecchio tempo insieme.
La loro sintonia suscitò la gelosia del dio del vento Zefiro, che si contendeva l’amicizia del giovane con Apollo.
Un giorno di primavera, Giacinto e il suo amico si recarono nei prati per gareggiare nel lancio del disco.
I due giovani si divertivano molto e continuarono a giocare per tutta la giornata.
Nel frattempo, Zefiro stava aspettando il momento giusto per mettere in atto la sua vendetta.
Ad un certo punto, il vento di ponente deviò la traiettoria del disco, facendolo rimbalzare velocemente da terra verso il volto di Giacinto.
Il mito di Giacinto e la nascita di un nuovo fiore
Il viso del giovane iniziò a sanguinare e a nulla valse il soccorso tempestivo di Apollo.
Qualche minuto dopo Giacinto cadde a terra morente, lasciando il suo amico nel dolore e nella disperazione.
Davanti al corpo senza vita del giovane, Apollo decise di farlo rinascere sotto forma di un nuovo fiore, simbolo della loro eterna amicizia.
Fu così che il sangue cosparso sull’erba si tramutò in un fiore, appartenente ad una specie nuova: il giacinto.
Il suo nome deriva dal termine greco giak, che significa “rosso cupo”.
Ciò fa pensare che, in origine, il fiore fosse di colore rosso, come il sangue del giovane amico di Apollo.
Il giacinto sboccia in primavera e fiorisce una sola volta all’anno. Può presentare varie tonalità di colore, ma la variante più diffusa è quella lilla-azzurro. Inoltre, ha una forma particolare ed emana un profumo intenso.
Nel linguaggio dei fiori, il giacinto simboleggia il gioco, il divertimento, la sincerità e l’amicizia.
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