Il mito di Eros e Psiche
Eros e Psiche sono i due protagonisti di un mito greco, conosciuto in tutto il mondo.
Psiche era una giovane bellissima e molto vanitosa. Si considerava perfino più attraente di Afrodite, la divinità della bellezza.
Per vendicarsi, la dea chiese a suo figlio Eros, il dio dell’amore, di colpire la principessa con una freccia, in modo da farla innamorare di un essere mostruoso.
Eros andò a cercare Psiche e la trovò addormentata in un prato. Si avvicinò per prendere la mira, ma inciampò in un ramo secco e cadde.
Il Fato volle che la freccia colpisse proprio il dio dell’amore e la conseguenza fu che Eros s’innamorò perdutamente di Psiche.
L’amore tra Eros e Psiche
Il giovane innamorato cercò una soluzione per risolvere il pasticcio. Allora decise di chiedere a Zefiro, il vento primaverile di ponente, di trasportare la fanciulla in un grande palazzo sconosciuto al resto del mondo.
Quando Psiche si svegliò, si ritrovò in un luogo accogliente e incantato.
La sera, aiutato dal buio delle tenebre, Eros dichiarò il suo amore alla giovane. Le disse, però, che si sarebbero incontrati solo di notte, perchè lei non avrebbe mai potuto vedere la sua immagine.
Psiche accettò il patto perché sapeva che altrimenti lo avrebbe perso per sempre.
La principessa visse felice nel palazzo per alcune settimane, fino a quando decise che doveva vedere il volto del suo innamorato.
Eros abbandona Psiche
Una notte, la principessa si avvicinò con una candela al giovane amante, per ammirare la sua immagine. Non appena Eros si rese conto di essere stato scoperto, scomparve all’improvviso.
Da quel giorno, il dio dell’amore visse tormentato, perché la sua amata lo aveva tradito.
Anche Psiche soffrì la mancanza dell’innamorato e decise di chiedere aiuto alla stessa Afrodite.
La dea della bellezza approfittò della situazione per vendicarsi della bella principessa. Le disse che l’avrebbe aiutata, solo se avesse superato delle prove molto difficili.
La giovane superò le prime due prove, lasciando incredula Afrodite.
A quel punto, la dea ordinò a Psiche di scendere negli inferi e di farsi consegnare un cofanetto da Persefone, la regina dell’Oltretomba.
Il patto era che la giovane non doveva aprire lo scrigno, prima di averlo consegnato alla destinataria.
Quando Psiche ricevette l’oggetto, non riuscì a resistere. Aprì il cofanetto e cadde in un sonno eterno.
La storia eterna di Eros e Psiche
Il mito narra che Zeus decise di intervenire per aiutare Eros e per punire Afrodite.
Pertanto, assunse in cielo la fanciulla, facendola divenire una semidea. In questo modo, Psiche potè sposare Eros e i due innamorati vissero insieme per l’eternità.
Il mito di Eros e Psiche è la metafora della lotta eterna tra la razionalità e l’amore, tra il cuore e il cervello.
Alla fine, anche il cuore e la ragione possono conciliarsi, se si trova il giusto compromesso.
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