Il mito della pioggia
Nel corso dei secoli, sono stati creati numerosi miti, che forniscono una spiegazione fantastica ai fenomeni naturali.
Nei tempi antichi, quando non esistevano ancora gli studi scientifici, i popoli primitivi osservavano gli elementi meteorologici e naturali, rimanendo meravigliati.
Col tempo, iniziarono a porsi delle domande sull’origine di tali fenomeni. Privi dell’aiuto della scienza, cercarono di rispondere ai loro interrogativi, immaginando che tutto avvenisse per volontà di dei o esseri soprannaturali.
Tra i vari miti creati nell’antichità, è particolarmente interessante un mito africano, che spiega il fenomeno naturale della pioggia.
Il mito della pioggia
Si narra che un re della terra chiese al re del cielo di concedergli in moglie sua figlia, di nome Ara. Egli accettò, pensando che la ragazza sarebbe stata felice.
Contrariamente a ciò che si aspettava il re del cielo, sulla terra Ara era infelice. La ragazza, infatti, era costretta a vivere in una condizione umiliante, a causa dei maltrattamenti del marito malvagio e prepotente.
Un giorno la donna decise di scappare e, mentre correva, cadde e si ferì.
Sopraffatta dalla disperazione, iniziò a piangere e decise di cercare la strada per tornare dai suoi genitori. Dopo vari tentativi, raggiunse la sua casa.
Quando suo padre venne a conoscenza di ciò che era accaduto, andò dal figlio del re della terra, che fino a quel momento aveva vissuto felicemente in cielo, e gli ordinò di tornare da suo padre. A questo punto, Il padrone del cielo fece alzare un turbine di vento, che trascinò il ragazzo verso terra.
La forza del vento portò con sé tutte le lacrime versate da Ara, che si mischiarono con quelle del giovane.
E fu così che sulla terra arrivò la pioggia, che fino a quel momento non era mai esistita.
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