Il miraggio di Fata Morgana è un’illusione ottica che si manifesta nello Stretto di Messina, nelle giornate estive calde ed umide.
Tale fenomeno porta il nome di una fata, protagonista della leggenda di re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.
L’effetto è dovuto alla rifrazione dei raggi solari che, passando attraverso strati d’aria con temperatura diversa, crea un vero e proprio miraggio.
Infatti, in particolari condizioni atmosferiche, dalle coste calabresi si ha l’impressione di intravedere le torri di un castello, che le popolazioni antiche consideravano la dimora di Fata Morgana.
Il miraggio di Fata Morgana
La leggenda di Fata Morgana, che in bretone significa “fata delle acque”, fa riferimento ad un particolare periodo storico.
Si narra, infatti, che nell’Alto Medioevo un re barbaro giunse fino alle coste che si affacciano sullo Stretto di Messina.
In lontananza, scorse la Sicilia e cercò un modo per raggiungerla.
Per trarlo in inganno, Fata Morgana creò un miraggio, facendo apparire l’isola vicino alla costa calabrese. Il re si tuffò per raggiungerla a nuoto, ma l’incanto svanì ed egli morì annegato.
Da ciò ebbe origine la leggenda che si collega ai racconti delle fate della mitologia celtica.
L’epiteto “fata” si riferisce ai loro poteri soprannaturali, in grado di ingannare i marinai con visioni fantastiche, inducendoli a tuffarsi in acqua e a morire annegati.
Il racconto nella leggenda di re Artù
Nella mitologia bretone, Morgana era la sorellastra di Artù, nata dall’unione di Igraine, madre del futuro re, con il duca di Cornovaglia.
La leggenda narra che Igraine ebbe un figlio illegittimo, Artù, che la donna affidò al mago Merlino e che, in età adulta, divenne il sovrano del regno.
Morgana provò sempre una forte gelosia nei confronti del fratellastro, fino al punto da utilizzare le arti magiche per avere la meglio su di lui.
A tal proposito, si narra che la fata appoggiò il complotto organizzato da Sir Mordred, uno dei cavaliere della Tavola Rotonda, per sottrarre la corona di Britannia al sovrano, causando la fine del suo regno.
Oltre allo Stretto di Messina, il fenomeno “Fata Morgana” si manifesta in altre zone geografiche italiane ed estere.
Ricordiamo, ad esempio, l’effetto ottico spettacolare prodotto sul lago d’Averno (nel comune di Pozzuoli), sulle coste dell’Albania e nella regione dei Grandi Laghi, al confine tra Stati Uniti e Canada.
Clicca qui per tornare alla categoria “Miti e Leggende”