I falsi amici linguistici
In linguistica, i “falsi amici” sono parole che si scrivono allo stesso modo in due o più lingue, ma che hanno un significato diverso.
Ciò avviene per vari fenomeni linguistici, che determinano un cambiamento di significato.
Può succedere che una lingua prenda in prestito una parola da un idioma straniero (prestito linguistico) e, con il passare del tempo, essa assuma un significato diverso (slittamento semantico).
In altri casi, può accadere che il vocabolo presente in due o più lingue abbia avuto la stessa origine. E che, in un secondo momento, esso si sviluppi in maniera differente nelle due culture, assumendo significati distinti.
E’ il caso, ad esempio della parola “Burro”.
Leggendo questo vocabolo ci viene subito in mente l’alimento ottenuto dal latte, usato per insaporire i piatti o per fare i dolci.
Ma attenti a chiedere il “Burro” in un ristorante spagnolo!!! Probabilmente, vedreste arrivare un pezzo di carne di asino o addirittura un asinello che raglia!
Esempi di “Falsi amici” linguistici
La parola Burro è un tipico esempio di “falso amico” tra la lingua italiana e quella spagnola. Infatti, in italiano significa “Burro” e in spagnolo ha il significato di “Asino”.
Sappiamo che l’italiano e lo spagnolo sono due lingue neolatine, ma in questo caso il termine latino Butyrum (= Burro) ha avuto un’evoluzione diversa nei due idiomi.
In origine, nello spagnolo antico e nell’italiano si usavano rispettivamente i vocaboli buturo e burro, entrambi derivati da Butyrum.
In un secondo momento, però, nella lingua spagnola entrò la parola Burro, che indicava una razza di asino diffusa negli Stati Uniti.
Con il passare del tempo, il vocabolo Burro cambiò il suo significato originario e passò ad indicare l’asinello.
A questo punto, gli spagnoli per parlare dell’alimento a base di latte, adottarono la parola Manteca o Mantequilla, che deriva dal latino Manteca = crema.
In italiano, invece, il vocabolo Burro mantenne lo stesso significato del latino Butyrum.
Allo stesso tempo, il termine Manteca entrò a far parte anche della lingua italiana e né è un esempio il verbo Mantecare (“rendere cremoso”).
Il vocabolo Burro è solo uno degli innumerevoli “falsi amici” linguistici, presenti nelle diverse lingue parlate nel mondo.
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