Chi inventò il ferro da stiro?
Il ferro da stiro è probabilmente l’elettrodomestico più diffuso al mondo.
Il suo nome deriva dal materiale usato per creare i primi modelli.
Le sue origini risalgono a tempi remoti e si pensa che il primo esemplare sia stato creato dagli Egizi.
Probabilmente, era costruito con materiali pesanti e veniva usato a freddo per formare le pieghe sui tessuti umidi.
Il primo ferro a caldo in bronzo venne realizzato in Cina, nel periodo della dinastia Han.
Bisogna aspettare il Medioevo per vedere i modelli in ferro battuto, che però erano molto pesanti.
Solo in un secondo momento si costruirono alcuni campioni più pratici e maneggevoli, creati grazie all’impiego di metalli fusi.
Nel 1737 Isaac Wilkinson inventò il ferro a carbone, formato da un contenitore che ospitava la brace e da un soffietto che serviva ad alimentare il calore.
Inoltre, Wilkinson costruì un ferro da stiro con la parte anteriore a punta, che permetteva alla piastra di scivolare meglio sulla stoffa.
Chi inventò il ferro da stiro elettrico?
Con l’avvento dell’elettricità si diffusero i primi ferri con piastra d’acciaio e a riscaldamento elettrico.
L’inventore del ferro da stiro elettrico fu Henry Seeley nel 1891.
Il primo ferro a vapore apparve soltanto nel 1926.
Negli anni settanta ci fu un ulteriore passo avanti nell’evoluzione di questo elettrodomestico. Infatti, si introdusse per la prima volta un serbatoio e si realizzarono alcuni fori sulla piastra, in modo da agevolare la fuoriuscita del vapore.
Col trascorrere del tempo, i vari modelli di ferro da stiro diventarono sempre più leggeri e funzionali.
Attualmente, questo piccolo elettrodomestico è prodotto con materiali resistenti e leggeri.
La piastra è in alluminio, acciaio inox o ceramica ed è sottoposta a trattamenti particolari, che le permettono di scivolare meglio sui tessuti.
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